Riot Studio Palazzo Marigliano - Napoli
Tommaso Rossi, flauti
Ciro Longobardi, pianoforte
Giacinto Scelsi Krishna e Rada
Johann Sebastian Bach Sonata in Si minore BWV 1030 Jacob Van Eyck Bravade, Amarilli mia bella
Alessandra Bellino Bravade
Carlo Boccadoro Il vento
nelle grondaie
Debussy Hommage a Rameau
Francis Poulenc Sonata per flauto e pianoforte
Sul palco Ciro Longobardi e Tommaso Rossi per un’esecuzione che spazia la musica antica e quella contemporanea, con l’esecuzione di ben tre prime assolute, Il vento nelle grondaie di Carlo Boccadoro, per flauto dolce tenore, dedicato a Tommaso Rossi, dall’andamento quasi improvvisato, da antica ballata cinquecentesca e Bravade e Amarilli mia bella di Alessandra Bellino per flauto e pianoforte. I brani della Bellino sono ispirati a due composizioni di Jacob Van Eyck, organista e flautista olandese della metà del ‘600, e rappresentano una sorta di rielaborazione onirica, all’insegna del divertissement nel caso di Bravade, e di appassionato riecheggiare nel caso di Amarilli.
Il programma è aperto da Krishna e Rada di Scelsi e dalla Sonata in si minore BWV 1030 di Bach. Qui il gioco è tra lo stile improvvisativo di Scelsi e il controllo della forma di Bach, polarità che sembrano escludersi ma che alla fine raccontano il comune sentire della appassionata ricerca.
Chiudono il programma i due pezzi “neo-classici” di Debussy (Hommage a Rameau) e di Poulenc (Sonata per flauto e pianoforte), dove la sperimentazione dei due compositori si rivolge alle forme della tradizione “barocca”. Qui la tradizione è vista come punto di riferimento per sfuggire alle contraddizioni del presente, ma anche come nostalgico e utopico mondo perduto.