Costellazioni
Sala Maria Lorenza Longo - Monastero delle Trentatré
Sabato
30 novembre ore 18.00
Costellazioni
Musiche di
Francesco D’Errico
Francesco
D’Errico, pianoforte
Antonio
Caggiano, percussioni
«Osservando l’oceano fino all’orizzonte, il deserto, una duna dopo l’altra... in tali ampiezze percepiamo un necessario abbandono, quasi uno sciogliersi, che sembra essere insieme perdita e leggerezza.
Qui siamo però ancora sulla Terra, nella terra. Ne percepiamo il disegno, il caldo, il freddo, l’umido, il secco; non è ancora tutto.
È con l’immensità del cielo stellato, infatti, con il suo essere profondo e silente, che giunge un sentimento di totale meraviglia. Esso assolutamente e letteralmente ci sovrasta, se capaci di osservarlo con vera partecipazione. Ci lascia proprio senza fiato. Da millenni
proviamo in qualche modo a contenerlo, a profilarne un limite, quasi per concederci di sentirlo vicino, complice: lasciare che, in qualche modo, questo Immenso Sconfinato ci parli, ci orienti, e ci dica cose che ci riguardano. In quella assoluta lontananza abbiamo così
proiettato i nostri caratteri, certi che bastasse, per farlo, unire i puntini.
Ed ecco le Costellazioni, quelle che narrano di ciascuno il carattere, i desideri, le volontà, i capricci. Così, con medesima ingenuità, quella dei bambini che ricalcano, ho provato a ridefinire quei puntini sul pentagramma (punti e contrappunti): dodici partiture rigorosamente, per così dire, in ordine zodiacale. Partiture, come si dice,
parzialmente aleatorie. Segni che indicano e che però insieme accolgono l’imprevisto, l’improvvisazione. Segni che, all’ascolto, un po' dicono e un po' no. Scrittura per l’improvvisare che cede ogni autorità a chi la mette in scena. Luoghi fatti di suoni, dove riemerge, come nelle costellazioni, il caso e la sua imprevedibile bellezza».