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concerto

improWYSIWYG : ARIA GROSSA

  • 09/12/2010
improWYSIWYG : ARIA GROSSA

improWYSIWYG : ARIA GROSSA

Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta - Napoli

Dissonanzen presenta
improWYSIWYG : ARIA GROSSA

concept e immagini di Robero Masotti
Gianluca Lo Presti, Robero Masotti, controllo live video
ENSEMBLE DISSONANZEN improvvisazioni live

Tommaso Rossi, flauti
Marco Sannini, tromba
Ciro Longobardi, pianoforte
Marco Cappelli, chitarra elettrica
Francesco D'Errico, synth e tastiere



WYSIWYG, acronimo del mondo dell’informatica, ai limiti del pronunciabile, significa What You See is What You Get, ovvero, la (im) possibilità ad ottenere nella pratica un’immagine grafica identica a quella visualizzata sullo schermo del computer; per noi è anche la constatazione di un gioco nella sua evidenza momentanea: c’è quel che c’è, in quell’istante . Da tale spunto, parte l’idea per questa nuova proposta visiva e musicale di Roberto Masotti in cui immagini e improvvisazione musicale dal vivo coesistono creando un dialogo tra strumenti acustici, elettrici o elettronici, computer e schermo. Le sequenze si compongono di fotografie e video, a tratti sonoro. Sono astratte, narrative, con paesaggi, oggetti, figure evanescenti; vengono scelte di volta in volta a seconda del grado di sfida che si vuole mettere in gioco. La proiezione è controllata in tempo reale mentre i musicisti improvvisano interagendo dal vivo in un continuo di rimandi tra musica e video. improWYSIWYG è un possibile e semplice FORMAT performativo, quasi un gioco di ruolo, in cui la modalità, o meglio il dispositivo, multimediale (proiezione video e live musicale) resta invariato mentre variano i musicisti chiamati a reagire: il risultato è improWYSIWYG ovvero le infinite variazioni e modulazioni tra opera, programma e giocatori. Press any key to play…

Aria grossa riecheggia una famosa espressione di Leonardo da Vinci. Le immagini usate e controllate in tempo reale i formano una fascia, “un aria grossa” appunto, che evoca e sollecita risposte dai musicisti. A loro volta i due performer video sono sensibili all’evoluzione e così avanti  nelle improvvisazioni, in un continuo scambio tra immagini e musica. I due linguaggi sono diversi ma simili e se una comune concezione li unisce essi possono insieme lavorare e svilupparsi.